Bayesian:”I passeggeri usano i mobili come scale”, tutti i dettagli del nuovo report Maib

Il nuovo report stilato dalla MAIB (Marine Accident Investigation Branch) illustra nuovi dettagli sull’incidente avvenuto al largo della costa di Porticello. 

«Una volta che il Bayesian si era inclinato fino a un angolo superiore a 70,6°, non ha avuto alcuna possibilità di tornare in equilibrio». 

Sarebbe stato un problema di “vulnerabilità ai venti estremi” a determinare l’estate scorsa l’affondamento dello yacht di lusso Bayesian: colato picco al largo della Sicilia in un disastro che ha provocato la morte del suo proprietario, il miliardario britannico 59enne Mick Lynch, magnate delle tecnologie informatiche in rapporti d’affari con vari servizi segreti come quello britannico o israeliano, di 5 degli ospiti presenti a bordo e di uno dei componenti dell’equipaggio.

A sostenerlo è un rapporto pubblicato nel Regno Unito sulla base di un’inchiesta tecnica – parallela e separata rispetto all’indagine giudiziaria delle autorità italiane – affidata all’UK’s Marine Accident Investigation Branch (Maib).
Rapporto che di fatto punta il dito contro possibili difetti di progettazione del super yacht, realizzato in Italia Stando a questa ricostruzione, il Bayesian, – affondato mentre era ormeggiato al largo di Porticello la notte del 19 agosto – non avrebbe resistito alle raffiche, stimate a quasi 130 chilometri all’ora, che risultano averlo colpito con un angolo di 90 gradi provocando il rovesciamento di oggetti e suppellettili e una perdita di stabilità, oltre alla caduta delle 22 persone che in totale erano a bordo.

Gli ultimi disperati tentativi di salvataggio 

Dalle nuove immagini girate all’interno del relitto e dal report stilato sembrerebbe che i passeggeri del veliero Bayesian, la notte del naufragio, il 19 agosto 2024, hanno usato i mobili come «scala improvvisata» per cercare di fuggire dopo il capovolgimento del superyacht Bayesian.

È il risultato a cui è giunto il rapporto, provvisorio, del Marine Accident Investigation Branch (MAIB). «Persone, mobili e oggetti sparsi sono caduti sul ponte», si legge ancora nel rapporto. Un membro dell’equipaggio, che era di vedetta quando è scoppiata la tempesta, è stato scaraventato in mare.

Il ruolo del capitano Cutfield

La notte del naufragio del veliero Bayesian, il capitano James Cutfield «si è preparato a manovrare la nave».
«Il Primo Ufficiale, il Direttore di Macchina e il Comandante hanno confermato che motori e pompe erano stati avviati e che il Bayesian era pronto a muoversi».
Il nuovo report spiega: «Poco prima delle 4 del 19 agosto 2024 il marinaio di guardia sul veliero Bayesian è sceso sottocoperta e ha svegliato il comandante James Cutfield», si legge. «Insieme sono tornati sul flying bridge. Più o meno alla stessa ora si è svegliato un altro componente dell’equipaggio».

«Avendo già sperimentato il maltempo all’ancora, si è alzato e si è diretto alla sala controllo del motore per preparare la nave per la manovra». Poi si legge: «Dopo essersi accertato che tutti e tre i generatori fossero in funzione, si è recato in timoneria per avviare le pompe di sterzo e le pompe idrauliche dell’elica a passo variabile». Anche il primo ufficiale, il capo steward, lo chef e gli steward sono stati svegliati dal cambio di rotta dello yacht. Si sono vestiti e sono usciti dagli alloggi dell’equipaggio. In quel momento, gli ospiti a bordo stimavano un’inclinazione del Bayesian tra i 10° e i 20° a dritta».

15 secondi fatali

«Mentre lo skipper si preparava a manovrare Bayesian controvento dalla sua posizione sul flying bridge, il vento aumentò improvvisamente a oltre 70 nodi. La tenda sopra il flying bridge si strappò da sinistra a dritta. Alle 4.06, il Bayesian sbandò violentemente di 90° a dritta, impiegando meno di 15 secondi. Persone, mobili e oggetti sparsi caddero sul ponte. I generatori si spensero immediatamente e si accesero le luci di emergenza a batteria. Il comandante, l’armatore, il nostromo e altri rimasero tutti feriti, cadendo o a causa della caduta di oggetti su di loro».

Alle 4.22 del 19 agosto del 2024, quando il veliero Bayesian stava affondando «alcuni dei sopravvissuti stavano galleggiando e altri si aggrappavano ad alcuni cuscini che si erano liberati dalla zattera di Bayesian».

Il comandante e un altro uomo dell’equipaggio «hanno nuotato fino a Bayesian e hanno tentato, senza successo, di sganciare la zattera di salvataggio di poppa sinistra dal suo stivaggio». «Il comandante ha nuotato fino alla zattera di salvataggio di prua sinistra e l’ha liberata dal relitto che affondava. Hanno trainato la zattera di salvataggio fino ai sopravvissuti riuniti».

«Verso le 4.24, la zattera di salvataggio è stata gonfiata» e i sopravvissuti sono saliti a bordo. E’ il risultato a cui è giunto il rapporto, provvisorio, del Marine Accident Investigation Branch (MAIB), visionato dall’Adnkronos, che contiene il resoconto ad oggi più completo su come il superyacht sia finito a 49 metri di profondità. Il report racconta anche gli ultimi disperati tentativi di salvataggio da parte delle persone a bordo.

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