Da Palermo ai social: la straordinaria storia di Ice Rubacuori, da cucciolo ferito a simbolo di speranza

Da Palermo ai social: la straordinaria storia di Ice Rubacuori, da cucciolo ferito a simbolo di speranza

Si dice che gli angeli abbiano le ali, ma talvolta possono celarsi dietro un amico a quattro zampe dagli occhi dolci e un fisico imponente.

Quella che vogliamo raccontarvi oggi è una storia che parla di amore, di amicizia, di rinascita e di speranza. Una storia in cui paure e nuove emozioni si intrecciano, rubando con il tempo il cuore di tutti coloro che ne vengono a conoscenza.

È la storia di Ice Rubacuori, del suo “papà” Fabio e della sua “mamma” Giusi: lei, la prima testimone di quello che possiamo definire senza esitazione il dono speciale di Ice Rubacuori – il king dei social.

Abbiamo incontrato questa straordinaria famiglia poco più di due settimane fa, a Villa Ice, la casa in cui l’amore si respira in ogni angolo. Lì abbiamo conosciuto due persone stupende, e soprattutto abbiamo toccato con mano la sensibilità disarmante di Ice, la vera star dei social e non solo.
Dalla sua storia di rinascita al motivo per cui è considerato un cane speciale, passando per gli episodi che hanno segnato la vita di una coppia divenuta – forse per caso, forse per destino – i genitori adottivi di un American Bull che in molti definiscono “un angelo a quattro zampe”.

L’incontro con Fabio, Giusi e soprattutto con Ice è spontaneo e naturale, è lui, l’american bull più amato e discusso dei social ad accoglierci e ad accompagnarci dentro casa, non prima di essersi preso qualche carezza e averci disarmati con la sua incredibile dolcezza ed educazione.

La storia di Ice: da un incontro nato per caso ad una storia di rinascita

Tutto ebbe inizio il 21 giugno 2020, in piena pandemia.
Un anno duro, in cui ognuno di noi ha fatto i conti con il lockdown e con la solitudine.
Fabio, uomo abituato a viaggiare, decide di adottare un cucciolo per ritrovare un po’ di libertà. Una scelta, come lui stesso ammette, “egoistica”: la sua compagna Giusi aveva paura dei cani, e lui pensava che un cucciolo potesse essere solo un piccolo diversivo, un modo per fuggire da quei mesi trascorsi tra le mura di casa. Educare un cane però, è più impegnativo del previsto. Fabio dunque, rinuncia all’idea, e la vita riprende il suo corso.
Al termine della zona rossa, la coppia ricomincia a viaggiare. Non sanno che proprio quel viaggio, il 21 giugno, cambierà per sempre la loro vita.

Il primo incontro

 In una città in cui non avrebbero dovuto trovarsi, il destino li conduce a un incontro casuale con alcuni ragazzi. Fabio aveva parlato con loro per un cane.
“Li incontreremo solo un saluto, non prenderò nessun cane, ormai glielo avevo promesoso”, promette teneramente a Giusi, provando a rasserenarla. Ma il destino, si sa, ama le sorprese.Quando vedono Ice per la prima volta, è impossibile non provare un colpo al cuore: deperito, sporco, pieno di dermatite, pelle e ossa.
Fabio ricorda quel momento commosso:

“Guardai Ice negli occhi e in quel momento era come se mi chiedesse aiuto. Me lo trasmetteva con gli occhi – racconta Fabio commosso ripensando a quei momenti -. Non è mai facile spiegarlo, ma dentro di me ho sentito accendersi delle sensazioni nuove, del tutto inaspettate”.

Poco dopo, la scena che cambia tutto: Giusi – la donna terrorizzata dai cani – passeggia con quel cucciolo malandato al guinzaglio.

“Mi fermai a parlare con alcuni dei presenti e poco dopo-prosegue Fabio – , quando mi voltai in cerca di Giusi stentai a credere ai miei occhi: Giusi, la Giusi che ho sempre conosciuto, quella terrorizzata dai cani, anche semplicemente di un cuccioletto di pochi mesi, stava passeggiando con quel cucciolo di American bull  denutrito al guinzaglio, superando ogni paura che l’ha sempre paralizzata”.

È un racconto sentito, che arriva dritto al cuore, gli occhi di Fabio e Giusi celano un tripudio di emozioni. In quell’istante, la paura cede il passo all’amore. 
Accade così, quello che potremmo definire il primo miracolo di Ice. 

Dubbi, paure, incertezze

Il viaggio verso Palermo è un turbine di emozioni: dubbi, panico, perplessità. Avevano appena comprato quel cane sconosciuto ad una cifra esorbitante, in condizioni terribili, e ora lo stavano portando a casa.
Durante quel viaggio in auto avevano quasi deciso di regalarlo, chiedendosi entrambi “come e perché avessero preso in modo del tutto non preventivato quella scelta che apparentemente sembrava scerellata” – una pazzia.  Ma proprio durante il tragitto in auto accadde qqualcosa che cambiò il loro punto di vista, ad un certo punto del viaggio Ice si calmò, smise di lamentarsi e agitarsi. Si accuciò, quasi a non voler disturbare la coppia che in quel momento stava ancora decidendo la sua sorte: la scelta di tenerlo e prendersene cura venne spontanea, quasi come una consapevolezza che si posò sul cuore di entrambi.
Quel cucciolo di tre anni aveva già affrontato più dolore di quanto un animale dovrebbe mai conoscere.
Fabio e Giusi definiscono oggi quella scelta improvvisa, mai programmata, come un vero e proprio miracolo: un evento inatteso, nato dal cuore più che dalla ragione.

Le prime visite veterinarie non promettono bene: Ice non aveva buone prospettive di vita.
Eppure, le cure, la dedizione e l’amore di Fabio e Giusi compiono il miracolo più grande.

“La vita di Ice è un miracolo continuo”, dicono sorridendo.

La rinascita

Da quel giorno, Ice ricomincia da zero.
Tre anni, quattro padroni, traumi profondi: tutto svanisce grazie a una seconda possibilità.
Ma non solo Ice rinasce. Anche Fabio e Giusi cambiano: cambiano le loro abitudini, i loro tempi, cambiano il modo di approcciarsi alla vita.
I primi giorni in casa sono di scoperta:  Ice non rompe nulla, non abbaia, non sporca.
La prima notte dorme sul terrazzo, silenzioso, quasi timoroso di disturbare.

“Non si mosse di un passo, non fece alcun rumore – racconta Fabio. – Solo quando scesi a portarlo fuori, dopo ore, capii: mi stava aspettando.”

È allora che Fabio comprende che quel cane, apparentemente bisognoso, è in realtà un maestro.

“Lui ha educato me – la voce di Fabio trasmette emozione, stima e un amore che vanno oltre ogni immaginazione -. Ice mi ha insegnato a scendere per i suoi bisogni, a rispettare i suoi tempi, mi ha insegnato la pazienza e il rispetto -si ferma, respira profondamente -. Ice mi ha educato ad amarlo.

In quelle parole si riflette la loro storia: due cuori e un cane, legati da un filo invisibile di amore e comprensione reciproca. Una simbiosi che va oltre il linguaggio, fatta solo di sguardi e silenzi pieni di significato.

Il secondo miracolo: la paura che diventa amore

Giusi, la donna che non riusciva nemmeno a sfiorare un cane, lo accarezza per la prima volta dopo una settimana.

“Lui sentiva la mia paura – racconta commossa ripensando a quei momenti– ci osservavamo da lontano, come due sconosciuti che imparano a conoscersi. Era come se studiassimo l’uno l’altra. Poi quella carezza è nata spontaneamente. È stato l’inizio del nostro grande amore.

È l’inizio di un legame che cambierà le loro vite per sempre. 

La nascita del “Rubacuori” dei social

Facciamo un salto nel tempo. Avendo conosciuto la storia di Ice proprio attraverso i social, non posso fare a meno di chiedere: «Quando e come è nata l’idea di raccontare la sua vita su TikTok? È stata una decisione voluta o una conseguenza naturale?» Mentre le parole scorrono nell’aria, sento una zampa appoggiarsi al mio piede: è Ice, che mi guarda con dolcezza, in cerca di una carezza. Sembra quasi voler rispondere lui, con i suoi occhi pieni d’amore.

Fabio e Giusi sorridono abituati a quella scena perché Ice è così: lui è autonomo, si avvicina e si allontana, ma quando meno te lo aspetti viene a chiederti una carezza. “Vedi, comanda lui, sceglie lui quand’è il momento più consono per giocare o per le carezze”. 
Poi Fabio prende parola e con voce calma inizia a raccontare:

“Devi sapere che Ice ha sempre attratto le persone, anche prima che diventasse famoso. È una cosa che non ci siamo mai spiegati.
Solitamente i cani come lui spaventano, terrorizzano chiunque, ma sorprendentemente con Ice accade il contrario.
In un primo momento ammetto che questa cosa mi spaventava, come ho detto precedentemente era un cane che aveva subito dei traumi importanti e non sapevo come poteva reagire. Per questo motivo decisi di metterlo alla proova in ogni modo possibile, anche con più educatori cinofili.
Il risultato fu sorprendente, un ulteriore conferma: Ice ha un equilibrio perfetto psico-fisico perfetto.

Per rispondere alla tua domanda: i social furono una semplice conseguenza.
Ho sempre condiviso il percorso di Ice sui miei social personali, ma mi resi conto ben presto che molti ormai chiedevano solo di lui, diventando così una star.
Quasi in contemporanea molti iniziarono a definirlo “Rubacuori” sia online che dal vivo, un ulteriore conseguenza a ciò che ha sempre trasmesso a chi lo incontrava”.

Nasce così Ice Rubacuori, il cane che ha conquistato il web e i cuori.
Oggi conta 179.400 follower su TikTok (2,5 milioni di like), 85.969 su Facebook, oltre 311.000 su Instagram, e da poco è sbarcato anche su YouTube.

Il dono invisibile di Ice 

Non è solo una star dei social: Ice sembra possedere un dono raro, capace di toccare il cuore di chi soffre, una sensibilità che lo porta verso chi ha più bisogno, come se sentisse le emozioni prima ancora di vederle. Sono storie di incontri che profumano di miracolo.

«Perché Ice è considerato un cane speciale?». Questa la domanda che in molti si pongono ogni giorno, spesso la si legge nei commenti sotto i video, talvolta portando gli utenti ad accendere discussioni a riguardo.
«Mi sono accorta, osservando Ice nei video da voi pubblicati e in quelli degli utenti, che emerge un dono che potremmo definire “speciale”: è come se Ice abbia una predisposizione naturale nei confronti dei bambini e delle persone in difficoltà.»

La risposta arriva dalle esperienze che Fabio e Giusi hanno vissuto.

“Ce ne siamo accorti per caso. Ice ha una naturale predisposizione verso le persone disabili. È un dono naturale, non sappiamo spiegarlo. Quando le persone lo incontrano, è come se sentissero la sua energia.”

A Mondello avviene uno dei primi episodi che per Giusi e Fabio possono definirsi inspiegabili.

“Un giorno mentre passeggiavamo a Mondello incontrammo una persona con evidenti difficoltà a deambulare, nonostante le stampelle si abbassò per accarezzare Ice con una facilità disarmante. Come se sentisse qualcosa di speciale nei suoi confronti, tant’è che con Giusi ci guardammo increduli”.

Dalla voce di Fabio traspare emozione e mentre ci racconta il secondo episodio noto i suoi occhi diventare lucidi. Ice intanto, è sempre con noi, con la testa appoggiata alle mie gambe, come se sentisse le emozioni che mi stava scaturendo quella chiacchierata.

“Il secondo evento – prosegue Fabio – avvenne a Tindari. È lì che Ice conosce una signora in sedia a rotelle, lui le si avvicinò rispettosamente, come fa con tutti e lei lo accarezzò dolcemente. In quel momento, l’accompagnatrice della signora scoppiò a piangere e quando le chiedemmo il motivo ci raccontò che la donna era fobica e Ice era il primo cane che accarezzava nella sua vita”.

Il terzo episodio che ci viene narrato è molto simile, ma ha come protagonista un bambino con sindrome di down fobico con ogni tipo di cane, la sua paura lo bloccava anche con i cuccioli specializzaati per la pet – terapy.
Ogni cane lo terrorizzava, ogni cane tranne Ice, a lui si è avvicinato, gli ha sorriso e lo ha accarezzato. 

“Il suo rapporto con i bambini per noi resterà sempre un mistero – prosegue Giusi – , con i più piccoli ha un metodo tranquillo, riuscendo a tranquillizzarli e a farsi avvicinare. Lo stesso spesso accade anche con le persone, si comporta di conseguenza in base a chi si trova davanti. Spesso è come se volesse parlare, ci da quasi questa percezione”.

L’amore che guarisce

Le testimonianze intorno a Ice sono tante e commoventi.
C’è la sorella di Fabio, allergica ai cani, che vicino a Ice non manifesta alcuna reazione. Clicca qui per il video. 
E poi c’è la storia di una donna che combatte la depressione, tra le più toccanti condivise online:

Ice è il mio antidepressivo. Guardando i suoi video ho ricominciato a sorridere.” – queste le parole della donna.

Il loro incontro è stato filmato e divulgato con il conenso di entrambe le parti sui social ed ha commosso migliaia di utenti. 

Villa Ice: dove l’accoglienza si intreccia con la speranza

Villa Ice nasce per lui”, raccontano Fabio e Giusi.
È il luogo dove Ice può correre libero, e dove vengono accolti tutti coloro che vogliono conoscerlo.

Un luogo che molti definiscono ormai un “pellegrinaggio del cuore”.

 

“Sono venuti a trovarci da tutta Italia, persino dalla Grecia, dall’Australia e dagli Stati Uniti. È incredibile e ancora oggi, ogni giorno, ci stupiamo di quante persone, da ogni parte d’Italia e del mondo, vogliano venire a conoscerci.
Ogni incontro è un miracolo di Ice Rubacuori. S
e me lo avessero predetto in passato, sicuramente non ci avrei mai creduto!

 

Ice ha ispirato anche artisti.
Un fotografo è arrivato dalle Marche solo per incontrarlo e fotografarlo.
Un artista di Carrara gli ha dedicato un quadro premiato a livello nazionale.
E persino a Parigi, nella città dell’amore, esiste un murales che lo ritrae, opera di un artista internazionale che ha scritto: “Ispirato a Ice Rubacuori.”  
Una sorpresa per tutti, persino per Fabio e Giusi, che ne hanno scoperto l’esistenza solo attraverso uno scatto di una fotografa francesce che li aveva taggati su instagram. (Clicca qui per il video completo)

Un amore che genera amore

Nel corso degli anni, vista la mole di popolarità che non si placa ad arrestarsi, ma cresce ogni giorno di più, Fabio e Giusi hanno deciso di creare un gruppo Facebook dedicato ai “fratellini sfortunati di Ice”, aiutando altri cani a trovare casa e amore.
Inoltre, collaborano con associazioni benefiche, ma sempre con un principio chiaro:

“Per noi Ice non è un brand, non è un mezzo per guadagnare. È amore puro, la cosa più bella e incondizionata che la vita ci abbia donato.”

Ice Rubacuori: l’amore che salva

Guardandolo negli occhi, è impossibile non credere che dentro di lui ci sia davvero qualcosa di più grande.
Forse un angelo, forse solo un cane speciale.
Ma di certo, un’anima che insegna ogni giorno cosa significhi amare senza condizioni, anche quando la vita ti ha sempre messo a dura prova, hai sofferto e subito ingiustizie, arriverà sempre qualcosa di bello. 

Ice Rubacuori oggi non è solo una star dei social, dove mamma Giusi e papà Fabio condividono le marachelle che combina ogni giorno, ma è un simbolo di speranza per molti. 
Che sia online, che off-line Ice Rubacuori, ruba davvero i cuori della gente e quasi come se fosse una missione della sua vita, si lascia avvicinare anche da chi ha paura, donando una strana sensazione di serenità. 

In un mondo che corre veloce, il suo sguardo resta un invito a fermarsi, a credere nella gentilezza e nella forza dell’amore incondizionato. Grazie a Giusi e Fabio, che gli hanno aperto il cuore e la casa, Ice insegna che ogni vita merita una seconda possibilità. Che ogni cucciolo abbandonato può trovare amore, calore e speranza, e che accogliere un amico a quattro zampe significa donare gioia non solo a lui, ma anche a chi lo accoglie.

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