In sedia a rotelle da Palermo a Catania: Mattia Vernengo realizza l’impresa in 8 giorni

La disabilità è credere che tu non puoi fare qualcosa!

Una storia di determinazione, forza e speraza. Mattia Vernengo ha 22 anni, si definisce il “disabile più figo di instagram” ed oggi ha raggiunto quell’impresa che si era prefissato qualche mese fa: percorrere la Palermo – Catania in sedia a rotelle in soli 8 gioni. 
L’obiettivo iniziale era quello di tagliare simbolicamente il traguardo in 9 giorni, ma come ci racconta chi lo ha seguito nella sua impresa “Mattia corre, corre tanto e va veloce”; così con un giorno in anticipo è giunto a Catania. 
Una soddisfazione personale, ma sopratutto un messaaggio di speranza: tutti possiamo raggiungere i nostri obiettivi, ma soprattutto dobbiamo imparare a guardare oltre i nostri limiti. 

La storia di Mattia 

Mattia Vernengo nasce a Palermo 22 anni fa. Nato con una paralisi flaccida agli arti inferiori, da sempre in sedia a rotelle, ha deciso di dedicare la sua vita ad ispirare gli altri, raccontando la sua storia e affrontando sfide che possano essere un aiuto motivazionale a chi lo segue attraverso i social. Influencer a tempo pieno, Mattia ha deciso di trasformare la sua disabilità in un punto di partenza e non d’arrivo.
Nato sui social con esperimenti sociali, col tempo Mattia si è reso conto che ciò che stava costruendo online non bastava più: creavaa contenuti, puntava all’empatia delle persone, ma non a valorizzare a ciò che effettivamente la vita ci offre, le opportunità che si possono vivere. 
Per questo motivo, un anno e mezzo fa circa, decide di cambiare rotta, si pone nuovi obiettivi, inizia ad allenarsi assiduamente in palestra e pochi mesi fa, il suo primo progetto prende forma: percorre 10 km in sedia a rotelle in una notte, da Palermo a Mondello
La mattina dopo arriva felice al traguardo prefissato. 
È l’inizio di un percorso che lo porterà ad un nuovo traguardo: Palermo – Catania, 220km. 

Palermo – Catania in sedia a rotelle in otto giorni

La sfida di percorrere in carrozzina Palermo – Catania, 210km di strade asfaltate e sterrate, curve, salite e discese, nasce dalla volontà di voler sfidare i propri limiti e invitare gli altri a farlo. 

Mattia non ha paura di nulla, è fortissimo!

A dirlo è Manfredi Simonetti, che con la sua agenzia ATOM menagement, sta seguendo e documentando il percorso di Mattia.

Dall’idea alla realizzazione il passo è stato breve, ma la preparazione antecedente è stata fondamentale: sono stati mesi duri, durante i quali Mattia si è allenato insieme al suo personal trainer Salvatore Virzì, talvolta percorrendo tratti minori per studiare la risposta del suo corpo. 
Palermo – Mondello è stato, infatti, un trampolino di lancio per ciò che l’avrebbe aspettato solo due mesi dopo. 

Il forte caldo di giugno non lo ha fermato e con gioia, forza di volontà e voglia di raggiungere presto il traguardo, lo scorso 22 giugno è inziata ufficialmente la camminata verso Catania. Il tutto, ovviamente, documentato sui social.

Tappe stabilite da tempo, una tabella di marcia ben organizzata, con orari di sosta e pause per il ristoro.
Kilometri percorsi previsti giornalmente: 25/30 km.

La partenza è avvenuta da un luogo d’importante interesse, Villa Belmonte, la sede dove nascerà il poliambulatorio pediatrico dedicato alla cura delle malattie rare fortemente voluto dalla Fondazione Tommaso Dragotto
Uno “start” simbolicamente importante per un percorso che ha portato la speranza da un capo all’altro della Sicilia. 

1° giorno: da Palermo a San Nicola L’Arena 

Partenza alle 06:00 del mattino, arrivo alle 19:37. Mattia ha concluso il suo primo giorno in cammino con la sosta a San Nicola L’Arena.

2°giorno: da San Nicola L’Arena a Campofelice di Roccella 

Partenza alle 08:00, arrivo alle 19:00. 28km.  “Ogni chilometro ha il sapore della sfida“, scrive sui social Mattia, condividendo i momenti simbolici della propria giornata: tra questi il passaggio da Termini Imerese, dove si è fermato per la pausa pranzo e il saluto degli operai Anas che si sono complimentati per il suo percorso. 

3° giorno: da Campofelice di Roccella a Finale di Pollina

Partenza alle ore 9:00, arrivo alle 19:00. “Tra sole e profumo di salsedime. La Sicilia regala meraviglia a ogni tappa”. 

Un percorso lungo, sotto il caldo sole di fine giugno, tra i passanti che lo salutavano in auto, Mattia raggiunge la sua terza tappa. 

4° giorno: da Finale a Pettineo 

Partenza alle ore 15:00, arrivo alle ore 20:00. “Tra salite silenziose e speranze rumorose”. 

5° giorno: da Pettineo a Cerami 

Partenza alle ore 6:00, arrivo alle ore 21:00. “Ogni giorno più vicino al traguardo”. Una giornata impegnativa, fatta principalmente da percorsi in salita, ma è l’obiettivo a dare la forza per andare avanti.

6° giorno: da Cerami a Regalbuto 

Partenza alle ore 7:00, arrivo alle ore 20:00. “Perché anche i percorsi più difficili possono essere affrontati se hai un obiettivo chiaro”. 

Il settimo e l’ottavo giorno lasceremo che sia Mattia a raccontarvelo, attraverso il suo video pubblicato sui social: 

È stato un percorso lungo, fatto di salite e discese, di strade facilmente percorribili e piccoli imprevisti tra una tappa e l’altra, ma la gioia di aver raggiunto il proprio obiettivo non ha eguali

A fare il tifo per Mattia sono stati in tanti, ma è stato possibile realizzare questa sfida grazie al fondamentale supporto di Vittoria Cucine, alla Fondazione Tommaso Dragotto e all’agenzia ATOM; proprio quest’ultima ha documentato tutto il percorso di Mattia da cui, prossimamente, nascerà un documentario.

A sostenere Mattia, oltre ai suoi amici e ai suoi oltre 108.000 follower su Instagram, c’erano anche le tante persone incontrate lungo il percorso, tappa dopo tappa. Tra questi, anche le forze dell’ordine: durante uno degli spostamenti, una pattuglia della Polizia lo ha fermato, riconoscendolo dai video pubblicati sui social. Dopo essersi avvicinati, gli agenti si sono complimentati con lui, incoraggiandolo a proseguire verso il suo obiettivo.

Le parole di Mattia

La mia missione è quella di raccontarmi e testimoniare, perchè voglio essere un esempio positivo non solo per chi è nella mia stessa situazione, ma anche per tutti gli altri. 
La disabilità per me non è mai stata un limite! 
La disabilità è credere che tu non puoi fare qualcosa!

Raccontare, voler lanciare un messaggio e sopratutto testimoniare che tutto è possibile. 
Documentare questo cammino sui social, dunque, non è solo un modo per condividere la propria esperienza, ma per dare vita a dei ricordi e a dei messaggi positivi che possono sfiorare le corde dell’anima di chi è dall’altro lato dello schermo. 

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