Rubavano auto e scooter, poi contattavano i proprietari chiedendo soldi in cambio della restituzione: da 300 a 500 euro per i motorini, fino a 1.500 euro per le auto. Era questo il tariffario di una banda che avrebbe gestito un vero e proprio sistema di “cavalli di ritorno” con base nel quartiere Zen di Palermo. A distanza di mesi dall’operazione che aveva portato all’arresto di 7 persone, il gup Lorenzo Chiaramonte ha emesso la sentenza: 20 imputati sono stati condannati, mentre altri 7 sono stati assolti.
L’inchiesta
L’inchiesta, condotta da polizia e carabinieri, aveva ricostruito 30 episodi di estorsione e 19 furti avvenuti tra marzo e settembre 2022. In alcuni casi, i mezzi rubati venivano nascosti in depositi, in attesa che le vittime pagassero il riscatto. Alcune auto sarebbero state utilizzate anche per colpire distributori di sigarette, come accaduto il 9 luglio 2022 in viale Strasburgo, dove furono rubati 6.500 euro di sigarette e 500 euro in contanti.
Tra i mezzi più “richiesti” per i furti: Fiat 500, Panda e Lancia Y. I colpi sarebbero stati messi a segno anche fuori Palermo, come a Capaci e Isola delle Femmine. Come base operativa per gli incontri, la banda avrebbe utilizzato il bar Chéri di via Adamo Smith, allo Zen.
Tra le pene più pesanti inflitte dal giudice ci sono:
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Davide La Rosa: 12 anni, 3 mesi e 10 giorni
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Giuseppe Basile: 11 anni e 10 mesi
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Mirko Lo Iacono: 10 anni e 20 giorni
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Angelo Randazzo: 8 anni e 2 mesi
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Francesco Nappa: 7 anni e 6 mesi
Altri imputati hanno ricevuto condanne comprese tra 6 anni e 1 anno e 9 mesi. Assolti invece Alessandro Di Bella, Cristian Viola, Giuseppe Guida, Daniele Crucillà, Giulio Muratore, Filippo Genovese e Stefania Muratore.
Alcune vittime si sono costituite parte civile: il giudice ha riconosciuto il diritto al risarcimento, rimandando però la quantificazione dei danni al tribunale civile.
Dall’inchiesta è emerso anche un possibile legame tra il business dei “cavalli di ritorno” e ambienti vicini alla criminalità organizzata, che avrebbero tratto profitto da un sistema ben rodato, fatto di minacce, estorsioni e violenza.