Crescono le preoccupazioni tra i residenti dei quartieri più vicini alla zona portuale per gli effetti del nuovo progetto del porto commerciale, avviato senza una preventiva valutazione ambientale degli impatti sulla città.
Sabato 25 ottobre, alle ore 17.00, presso la Chiesa di Santa Maria della Misericordia in via Mazzini, si terrà l’incontro pubblico “Rischi ambientali e salute”, promosso dal Comitato Città-Porto per un futuro sostenibile.
L’appuntamento, a cui prenderanno parte esperti del settore, sarà un momento di confronto scientifico sui potenziali rischi per l’ambiente e la salute derivanti dalla localizzazione di grandi infrastrutture portuali in aree residenziali — a partire proprio dal nuovo terminal container del porto commerciale.
Il nuovo terminal container, operativo da alcuni mesi sulla banchina di riva, è stato realizzato in parte nell’area dove il Piano Regolatore Portuale del 2004 prevedeva la costruzione del porto turistico. Da oltre un mese, inoltre, nella stessa zona si svolgono operazioni di scarico di rinfuse pulverulenti, che secondo molti residenti stanno peggiorando la qualità dell’aria e dell’ambiente circostante.
Gli abitanti del quartiere Torracchio, situato a soli cinquanta metri dalla recinzione portuale, lamentano rumori, polveri e cattivi odori e hanno scritto al Sindaco, all’ARPA e all’Autorità di Sistema Portuale per chiedere maggiori controlli e soluzioni concrete.
“Da anni chiediamo un monitoraggio strutturale delle emissioni inquinanti delle navi in porto — ricordano dal Comitato Città-Porto per un futuro sostenibile —. L’ultima nostra lettera è partita un mese fa, ma ancora non abbiamo ricevuto risposte”.
Il Consiglio Comunale di Termini Imerese, lo scorso 10 luglio, ha approvato all’unanimità una delibera per la pianificazione delle Aree di Interazione Porto-Città, che prevede un monitoraggio sistematico delle emissioni atmosferiche e dell’inquinamento acustico. Nella stessa delibera, su impulso del Comitato, è stata richiesta al Sindaco l’istituzione di una Consulta Ambientale, ma — denunciano i cittadini — “non se ne hanno ancora notizie”.
Nel frattempo, il Nuovo Piano Regolatore del Porto, che dovrebbe ratificare la nuova visione dell’Autorità di Sistema Portuale, resta fermo da due anni al Ministero dell’Ambiente per la valutazione di impatto ambientale.
L’incontro di sabato sarà dunque un’occasione importante per riflettere, con dati e analisi scientifiche, sulle ricadute ambientali e sanitarie delle trasformazioni in corso e per ribadire la necessità di trasparenza, controllo e tutela della salute pubblica.

