Entrano nel vivo i festeggiamenti per il Santo Patrono della città di Termini Imerese, Beato Agostino Novello.
Il programma
Lunedì 19 maggio
- Ore 10.00 Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre
- Ore 18.30 Solenne Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre e processione verso la Parrocchia SS. Salvatore
Da martedì 20 a venerdì 30 maggio
- Santa Messa alle ore 18.00
Mercoledì 21 maggio
- “Conosciamo il Beato Agostino Novello” – Evento curato dall’architetto Cosimo Serio – ore 21.30 nella Parrocchia SS. Salvatorr
Sabato 24 maggio - Ore 18.30 Solenne Celebrazione Eucaristica nella Parrocchia SS. Salvatore e processione di ritorno verso la Chiesa Madre.
Qualche cenno storico sulla vita
Agostino Novello nacque da una famiglia nobile e benestante verso l’anno 1240 e al fonte battesimale gli venne posto il nome di Matteo. La data e il luogo di nascita sono incerti: secondo talune fonti potrebbe essere nato a Tarano oppure a Terranova, comunque nella provincia di Rieti; oppure ancora potrebbe essere stato nativo di Termini Imerese (da cui l’altro nome con cui è conosciuto e che è il suo probabile nome alla nascita: Matteo da Termini).
Compiuti gli studi umanistici nel regno di Sicilia, fu mandato a Bologna per sostenervi gli studi superiori. Laureatosi Novello in diritto civile ed in diritto ecclesiastico, dopo averne tenuto la cattedra, venne nominato prefetto di Curia da Manfredi, nel frattempo divenuto re di Sicilia nella cattedrale di Palermo il 10 agosto 1258.
La scelta di cambiare vita
Alla morte del sovrano, avvenuta nella battaglia di Benevento il 26 febbraio 1266, Matteo cadde gravemente ferito e, creduto morto, fu abbandonato sul campo tra i cadaveri. Sperimentò la delusione di fronte al crollo improvviso degli ideali cui si era dedicato, tanto che decise di cambiare vita diventando frate dell’Ordine domenicano; scelto poi l’abito dei frati agostiniani del convento di Sant’Agostino a Palermo (1268), cambiò il proprio nome con quello del fondatore, Agostino d’Ippona.
Dopo alcuni mesi trascorsi a Palermo si recò presso l’eremo di Siena e da qui a Santa Barbara, poco lontano dalla città toscana. Creduto analfabeta, si occupò dei lavori e dei servizi più umili. Dopo qualche tempo, fu trasferito nell’eremo di Rosia, dove tutti apprezzavano e amavano questo umile frate, tutto dedito al lavoro e alla contemplazione.
Nell’anno 1288 la pace della comunità religiosa fu turbata dalla notificazione di una causa intentata contro il convento: la comunità rischiava di perdere la proprietà del terreno stesso su cui era costruito l’eremo. Agostino, rendendosi conto che i confratelli erano incapaci di gestire la causa, si rivolse allora al superiore, perché gli permettesse di scrivere una memoria difensiva. Quando il giudice lesse la memoria difensiva, capì che era opera di qualcuno che aveva studiato, come lui, a Bologna. Andò subito a Rosia e scoprì che l’autore era l’antico suo compagno di studi presso l’università. Il convento vinse la causa, ma frate Agostino perse la pace, nonostante supplicasse l’amico di non divulgare la sua scoperta.
La notizia giunse presto alle orecchie del Priore Generale Clemente da Osimo, che, conosciuto il suo talento e le sue virtù, lo trasferì a Roma, dove fu ordinato sacerdote e, poiché stava in quel tempo redigendo le Costituzioni dell’Ordine, richiese la sua collaborazione.
Nel 1300, presentò le dimissioni. Si ritirò nell’eremo di San Leonardo al Lago presso Lecceto (Siena), tutto dedito alla preghiera e alle opere di carità, dove costruì un ospedale fondando l’Ordine dei Chierici ospedalieri.
Una delle sue ultime fatiche giuridiche fu la redazione del primo statuto dello “Spedale” di Santa Maria della Scala situato di fronte alla cattedrale di Siena. La morte lo colse il 19 maggio 1309, lunedì di Pentecoste, e il suo corpo fu traslato nella chiesa di Sant’Agostino di Siena, a seguito di numerosi miracoli operati per sua intercessione.
Il legame con Termini Imerese

Foto pubblicata da Nando Cimino – autore sconosciuto
Da sempre il popolo termitano venera e ammira il Beato Agostino Novello, patrono e concittadino.
Tale devozione si rafforza in occasione dell’arrivo in città della venerata reliquia del braccio, donata dal Gran Duca di Toscana. La nave che trasportò questa reliquia fu accolta in una calda giornata d’estate del 1620.
Solennemente trasportata nella Maggior Chiesa, fu custodita in un’urna d’argento e fu posta nella cappella a destra dell’altare, a lui dedicata. Dal 1977 l’intero corpo del Beato Agostino Novello è esposto alla pubblica venerazione nella cappella a lui dedicata nel duomo di Termini Imerese, dove arde perpetua una lampada ad olio, segno di devozione ed ammirazione.
Le date storiche da ricordare
Condividiamo di seguito alcune delle date storiche citate in un testo di Nando Cimino in merito alla storia che intreccia il Beato Agostino Novello alla città di Termini Imerese.
- 30 Gennaio 1620 – I Giurati di Termini Imerese chiedono al granduca di Toscana di ordinare ai Padri Agostiniani che sia concessa alla città di Termini qualche reliquia del corpo del Beato.
- 27 Marzo 1620: – Si riuniscono i Padri del Capitolo di S. Agostino di Siena e decidono di concedere la reliquia.
- 17Aprile 1620 – Alla presenza di testimoni e del notaio, il Priore Fra’ Bartolomeo Ricciolino preleva dal sarcofago due ossa del braccio che vengono chiuse in una scatola di legno decentemente adornata e consegnata a P. Giuseppe Li Maistri incaricato del trasporto della reliquia a Termini
- Agosto 1620 – Le reliquie giungono a Termini dal mare.
- 8 Luglio 1645 – L’Arcivescovo di Palermo Ferdinando De Andrada concede alla Maggior Chiesa la facoltà di esporre e venerare le reliquie e di portarle in processione nel giorno della traslazione del Beato.
- 23 maggio 1723 – Acclamato Patrono di Termini Imerese
- 14 Maggio 1757 – Il Papa Benedetto XIV introduce il processo di Beatificazione e Santificazione del Servo di Dio Frate Agostino Novello Sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di S.Agostino, chiamato Beato.
- 11 luglio 1759 – Il Papa Clemente XIII ne ascrive il nome tra i Beati da venerarsi e onorarsi nella Chiesa Universale.
- 1796 – I Giurati di Termini chiedono di spostare ad agosto la Fiera che si celebrava in occasione della Festività della Beata Vergine della Visitazione ed ancor prima in onore di San Calogero, per meglio solennizzare “u fistinu” del Beato Agostino.
- 1885 – Termini viene risparmiata dal colera; la grazia viene attribuita al Patrono e i giurati chiedono la traslazione del corpo del Beato, ma con esiti negativi per l’opposizione della Curia Generalizia degli Agostiniani.
- 25 Luglio 1909 – Il Papa Pio X accorda l’Indulgenza Plenaria a chi visiterà la Cappella del Beato Agostino nei giorni dal 24 al 26 agosto
- 1925 – Viene collocato sopra la porta centrale del Duomo il gruppo marmoreo dello scultore termitano Filippo Sgarlata, raffigurante il Beato in atteggiamento di preghiera tra due angeli recanti l’uno le chiavi, l’altro il libro.
- 22 Settembre 1974 – L’Arciprete di Termini, Sac. Nicasio Sampognaro, e il Sindaco, notaio F. Candioto, presentano all’Arcivescovo di Siena, Mons. Mario Ismaele Castellano, una petizione con la quale chiedono la traslazione dei resti mortali del Beato Agostino da Siena a Termini.
- 6 Febbraio 1976 – La S. Congregazione per le Cause dei Santi concede l’autorizzazione alla traslazione delle ossa del Beato Agostino da Siena a Termini Imerese, alla condizione, però, che le tibie ed altre congrue reliquie siano lasciate alla Chiesa di S. Agostino in Siena, ove continua il culto del Beato.
- 10 Maggio 1977 – Il Vescovo di Siena, mons. Mario Ismaele Castellano, da l’incarico allo scultore senese Bruno Buracchini di ricomporre le ossa del Beato Agostino,
- 19 Maggio 1977 – Il corpo del Beato viene accolto a Termini dall’Arcivescovo di Palermo Salvatore Pappalardo, Mons. Mario Ismaele Castellano, Arcivescovo di Siena, Mons. Antonio Maria Travia, Arcivescovo Titolare di Termini Imerese, Mons. Angelo Cella, Vescovo Ausiliare di Palermo, Mons. Salvatore Cassisa, Vescovo di Cefalù, Mons. Giuseppe Perniciaro, Eparca di Piana degli Albanesi, Padre Teodoro Tack, Priore Generale degli Agostiniani, dall’Arciprete Nicasio Sampognaro, dal Sindaco con l’amministrazione comunale insieme al Clero termitano e, dopo una solenne celebrazione eucaristica nella Maggior Chiesa, viene collocato nella cappella a lui dedicata.
Foto in copertina di Salvatore Calderaro