Termini Imerese piange lo “zio Nino Abbruscato”: lo storico carrista si è spento all’età di 82 anni

È un giorno triste per la città di Termini Imerese oggi, dove tutta la grande famiglia del Carnevale piange la scomparsa dello “zio” Antonino Abbruscato
L’uomo, conosciuto per la sua grande passione per il Carnevale, era tra i carristi storici della città. La storia della sua vita, infatti si intreccia da sempre a quella della storica manifestazione termitana; maestro e mentore, la sua scomparsa lascia nello sconforto la famiglia e tutti coloro, che in questi anni, lo hanno avuto come maestro. 

La cartapesta per lui non ha mai avuto segreti, per questo l’ha sempre considerata un’arte da tramandare ai più giovani. Punto di riferimento per tutti coloro che si sono avvicinati alla costruzione dei carri allegorici, lo “zio Nino”, com’era affettuosamente chiamato, ha sempre dispensato consigli e sorrisi.

Una vita per il Carnevale Termitano

Lo “zio Nino Abbruscato” durante l’ultimo Carnevale 2025, su un furgoncino a dirigere e tenere sott’occhio la “propria” squadra. Sempre attento e sempre presente. Foto di Mariangela Balsamo

Nino Abbruscato ha iniziato giovanissimo a costruire carri allegorici. Già negli anni Sessanta sperimentava l’arte della cartapesta nei vecchi capannoni della caserma La Masa, insieme a Ciccia Agnello e ad altri pionieri, guidati dal cavaliere Ignazio Casamento.

Erano tempi difficili: si lavorava al freddo, in spazi poco illuminati, e le uniche vere gratificazioni erano una buona grigliata di salsiccia e qualche bicchiere di vino. Eppure, anche grazie al suo impegno, Nino Abbruscato ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia del nostro Carnevale.
In particolare negli anni Novanta, ha dato vita a carri molto apprezzati: tra questi, “Il Carroccione” del gruppo Geraci, è ancora oggi ricordato con affetto da tutti i termitani. Un carro di cui andava fiero e ha sempre raccontato il processo di costruzione ai giovani che aveva modo di incontrare durante le serate o le nottate agli hangar durante la costruzione dei nuovi carri allegorici. 

Negli ultimi anni, l’età non gli ha permesso più di partecipare attivamente come un tempo, ma la sua passione non si è mai spenta.
“Mastru Ninu” l’ha saputa trasmettere al figlio, anch’egli abile costruttore e ai nipoti, tra cui Antonino Abbruscato, che porta il nome del nonno e sin da piccolo ha sempre seguito il suo esempio.

Il documentario – intervista ad Antonino Abbruscato

Di seguito il documentario – intervista realizzato nell’ambito del Carnevale 2022 ad Antonino Abbruscato dall’associazione A.C.C.T.I ha in collaborazione con i ragazzi del comitato #SaveTheCarnival.

Le parole di uno dei suoi allievi 

“La notizia della morte dello zio Nino mi ha lasciato attonito, come se un pezzo della storia del nostro Carnevale sia andata via per sempre. –ad affermarlo è Vincenzo Chiara, editore di Himeraweb.it e carrista ex allievo di Antonino Abbruscato. – “Sono entrato ai capannoni che avevo poco più di 13 anni, lo zio Nino mi ha cresciuto, mi ha insegnato l’arte della cartapesta, seguendo me e tutti gli altri ragazzi che negli anni ci siamo avvicinati alla costruzione dei carri, passo passo. Ci ha mostrato come con pazienza e dedizione, dal nulla, si può creare e modellare qualcosa di bello e che porterà dei sorrisi a chi lo osserverà. 
Il Carnevale era la sua vita, vedere i giovani avvicinarsi alla costruzione dei carri lo rendeva felice. Quante volte ci ha raccontato la sua storia e i suoi annedoti sui carnevali del passato… 
Una persona buona, l’animo gentile, un nonno e un papà per tutti. Ci mancherà tanto. Il Carnevale Termitano perde una grande persona e un grande maestro”. 

 

La camera ardente

Sarà possibile salutare lo zio Nino Abbruscato presso il suo giardino in via Beato Agostino Novello, dove si trova circondato dall’amore della famiglia e di quanti lo hanno conosciuto.

Il funerale si terrà lunedì. 

Il Carnevale di Termini Imerese non dimenticherà facilmente questo personaggio tanto amato, sempre gentile e con il suo inseparabile sigaro, che ha fatto tanto per custodire e tramandare una tradizione così ricca e sentita.

 

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