Tragedia sul lavoro. Nel tardo pomeriggio di oggi (17 giugno 2025), un giovane operaio di 26 anni, originario di Caccamo, ha perso la vita folgorato mentre lavorava su un impianto fotovoltaico in costruzione, situato tra Menfi e Santa Margherita di Belìce, in contrada Genovese.
L’incidente è avvenuto intorno alle 19:55, interrompendo bruscamente le attività del cantiere.
Il tragico incidente
Secondo una prima ricostruzione, ancora parziale, il giovane – dipendente di una ditta specializzata – stava eseguendo probabilmente operazioni di collegamento o manutenzione, quando ha toccato accidentalmente componenti sotto tensione. Un gesto forse involontario, che si è rivelato fatale.
I soccorsi sono stati immediati: gli operatori del 118 hanno tentato disperatamente di rianimarlo sul posto, continuando poi le manovre durante il trasporto in ambulanza verso il più vicino ospedale. Nonostante ogni sforzo, il ragazzo è deceduto poco dopo.
L’intera area del cantiere è stata messa sotto sequestro dai carabinieri, su disposizione della Procura, che ha avviato un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori figurano la possibilità di subappalti a catena, carenze nei controlli sulla sicurezza o la presenza di manodopera non regolare: elementi che, troppo spesso, aumentano il rischio di infortuni gravi nei luoghi di lavoro.
Il dolore dei colleghi
Un silenzio irreale è calato sulla contrada Genovese. I colleghi della vittima, presenti al momento dell’incidente, sono stati identificati e saranno ascoltati nelle prossime ore. Sarà cruciale verificare se le misure di sicurezza previste – dai dispositivi di protezione individuale (DPI) all’adeguata formazione tecnica, fino alla corretta gestione degli impianti elettrici – fossero effettivamente rispettate.
Questa ennesima tragedia rilancia con forza una questione che da tempo affligge l’isola: un sistema segnato da subappalti poco trasparenti, controlli insufficienti e forme di impiego spesso precarie. Un contesto in cui morire sul lavoro, purtroppo, sembra non essere più un’eccezione.
Mentre le indagini proseguono, si levano le voci delle famiglie e dei sindacati: servono risposte urgenti e concrete da parte delle istituzioni. Perché non è accettabile – ripetono – che si possa perdere la vita semplicemente svolgendo il proprio lavoro.