Fuori dal Coro, il toccante servizio dedicato a Sofia Costantino: “Vogliamo giustizia per nostra figlia”

È andato in onda ieri sera su Fuori dal Coro, in prima serata su Rete 4, un servizio dedicato a Sofia Costantino, la giovane mamma di Termini Imerese scomparsa improvvisamente il 27 gennaio 2022, a soli 24 anni.

Durante il servizio, la mamma di Sofia ha mostrato alle telecamere la stanza della figlia, rimasta intatta, con i vestiti ancora piegati come li aveva lasciati quella mattina, prima di prepararsi per andare a lavoro.
Un momento di profonda commozione che ha riportato il pubblico dentro il dolore quotidiano di una famiglia segnata per sempre.

La sera precedente Sofia aveva effettuato la terza dose del vaccino anti-Covid Moderna. Quella notte aveva accusato un mal di testa forte e persistente.

“È andata a dormire con quel mal di testa martellante — racconta il padre — e non si è più svegliata. È stato come spegnere un interruttore, non ha potuto chiedere aiuto”, dice tra le lacrime.

Subito dopo il decesso, la salma fu posta sotto sequestro per consentire l’autopsia.
Dalla relazione medico-legale, come riportato dagli avvocati della famiglia, è emersa una trombosi cerebrale.
Nel documento del colleggio dei medici che si è occupato dell’autopsia si legge:

“Non si può escludere la realizzazione di un effetto collaterale del vaccino anti Covid-19 Moderna nel determinismo della trombosi.”

A parlare è anche l’avvocato Fabio Sciascia, che segue la famiglia Costantino:

“Non si tratta di un unico documento — spiega — ma di un insieme di atti dai quali emerge che il vaccino possa essere causa, o quantomeno concausa, del decesso di Sofia.”

Dalle perizie risulterebbe inoltre che Sofia soffrisse di una patologia rara e silente, che non avrebbe mai dato sintomi.
Di conseguenza il vaccino moderna avrebbe scatenato la concausa che ha portato alla morte Sofia, una mamma di soli 24 anni, strappata alla vita troppo presto, senza la possibilità di crescere la sua piccola Carlotta che all’epoca aveva soli 2 anni.
Secondo la ricostruzione, la reazione avversa potrebbe aver agito come concausa in un quadro clinico già predisposto, portando al tragico epilogo.

Una tragedia che ha lasciato senza parole l’intera comunità di Termini Imerese.

“Mia figlia aveva tanti progetti, una bambina da crescere — ha detto la mamma, tra le lacrime —. Questa bambina crescerà senza la sua mamma. Ma io voglio lottare per la verità, voglio giustizia.”

Nonostante la consulenza depositata alla Procura di Termini Imerese, il procedimento è stato archiviato.
 Nessun colpevole per una giovane strappata alla vita troppo presto.


Un verdetto che la famiglia non riesce ad accettare:

“Voglio giustizia — ha detto il padre, con la voce rotta dall’emozione —. Il sogno di un papà è portare la figlia all’altare.
Io non potrò farlo più.”

Parole cariche di dolore, che racchiudono la richiesta di una famiglia che continua a cercare risposte, affinché la memoria di Sofia non venga dimenticata.

Il servizio andato in onda

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